Dopo un anno esatto dalla pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale, finalmente, il 4 ottobre 2023 è arrivata la notizia tanto attesa: sono stati rilasciati i decreti attuativi che regolamentano l’accesso al bonus dell’80% per le colonnine di ricarica elettrica. Questo incentivo è stato progettato per sostenere il settore automobilistico e promuovere l’installazione di punti di ricarica privati e condominiali.

La genesi del bonus

Tutto ha avuto inizio il 4 agosto 2022 con l’approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), che rappresentava l’ultima azione del governo Draghi prima del termine della sua legislatura. L’obiettivo principale era chiaro: sostenere la transizione verso forme produttive innovative e sostenibili, favorendo la mobilità elettrica e gli investimenti nella filiera automobilistica.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha destinato una parte delle risorse del Fondo Automotive a questo scopo, mettendo a disposizione 40 milioni di euro sia nel 2022 che nel 2023 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica con una potenza standard. Gli incentivi prevedono un massimo di 1.500 euro per gli utenti privati e 8.000 euro per le installazioni nelle parti comuni degli edifici condominiali.

Facciamo due conti

Per comprendere meglio il funzionamento di questo incentivo, consideriamo un esempio. Se la spesa totale per l’acquisto e l’installazione di una wallbox ammonta a 1600 euro, il rimborso fornito dallo Stato sarà pari all’80% del totale, ovvero 1280 euro. Se la spesa è superiore, ad esempio 2500 euro, si otterrà comunque un rimborso massimo di 1500 euro.

I Decreti Attuativi

L’aspetto che ha mantenuto tutti con il fiato sospeso è stato l’attesa per i decreti attuativi, cioè le “istruzioni per l’uso” che spiegano come ottenere il rimborso. Era importante sottolineare che questo non è un sistema di detrazione fiscale come il bonus del 2021, che prevedeva il rimborso dilazionato nel tempo; si tratta invece di un effettivo rimborso in denaro erogato in un’unica soluzione.

Come funziona

Per il 2022, il bonus copre l’acquisto e l’installazione effettuati a partire dal 4 ottobre 2022 fino al 31 dicembre dello stesso anno. Per il 2023, invece, si considera l’intero anno.

Le finestre per presentare le domande sono diverse:

  • Dalle ore 12.00 del 19 ottobre 2023 alle ore 12.00 del 2 novembre 2023 per le operazioni relative al 2022.
  • Da novembre 2023 o da inizio 2024 per le operazioni relative al 2023 (le date esatte saranno stabilite da un ulteriore decreto direttoriale).

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha specificato che la società Invitalia gestirà una piattaforma informatica, accessibile online all’indirizzo che verrà comunicato successivamente attraverso un avviso istituzionale sul sito del Ministero.

L’accesso potrà essere effettuato tramite sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). Una volta effettuato l’accesso si può procedere alla compilazione del modulo elettronico seguendo la procedura guidata.

Gli interessati potranno presentare una singola richiesta, allegando una serie di documenti tra cui gli estratti del conto corrente utilizzato per il pagamento della fattura, la certificazione di conformità rilasciata dall’installatore e, nel caso di installazioni condominiali, la delibera assembleare di autorizzazione dei lavori sulle parti comuni. Il sistema verificherà l’assenza di altre istanze intestate allo stesso nome e la disponibilità delle risorse. Entro 90 giorni dalla chiusura delle domande, il Ministero emanerà i decreti di concessione ed erogazione in base all’ordine cronologico di ricezione delle richieste.

Quali documenti servono

E’ opportuno tenere a portata di mano i seguenti documenti per poter completare la richiesta:

  • codice fiscale e documento d’identità del richiedente;
  • copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica;
  • estratti del conto corrente dal quale risultino i pagamenti connessi alle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica; i pagamenti dei titoli di spesa oggetto di richiesta di erogazione devono essere effettuati attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario ed esclusivamente per mezzo di bonifici bancari oppure mediante SEPA Credit Transfer, oppure mediante carta di credito o di debito intestata al beneficiario del contributo;
  • relazione finale relativa all’investimento realizzato e alle relative spese sostenute;
  • idonea certificazione di conformità rilasciata da un installatore, che attesti l’avvenuta installazione dell’infrastruttura;
  • dati del conto corrente sul quale richiedere l’accreditamento del contributo;
  • indirizzo PEC.

Link al sito del Ministero per scaricare il Decreto e gli allegati.


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