Contributi per l'installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici rivolti ad imprese e professionisti
Al via i contributi per le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici riservati ad imprese e professionisti. Scopriamo insieme a chi spetta il contributo, gli importi e come presentare domanda.
Ottobre 2021 – Il Ministero della Transizione Ecologica ha stanziato 90 milioni di euro di contributi per i professionisti e le imprese che installano infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, come disciplinato dal Decreto Mite del 25 agosto 2021 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.251 del 20-10-2021.
A chi è rivolto
Il bonus colonnine è rivolto a imprese e professionisti. Nello specifico la norma prevede che i fondi per il bonus colonnine spettano a persone fisiche nell’esercizio di attività d’impresa, arti e professioni, nonché da soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (IRES).
Requisiti per le imprese
Le imprese che possono beneficiare del contributo devono essere in possesso dei presenti requisiti:
- hanno sede sul territorio italiano;
- risultano attive e iscritte al registro delle imprese;
- non sono in situazione di difficoltà così come definita dal regolamento di esenzione;
- sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC);
- sono in regola con gli adempimenti fiscali;
- non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
- non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sul presente decreto, determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis;
- non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo di cui al presente decreto, alcun altro contributo pubblico;
- non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
- non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune;
- sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.
Requisiti per i professionisti
Possono richiedere il bonus colonnine di ricarica i professionisti che, sia alla data della concessione sia alla data dell’erogazione del contributo, sono in possesso dei seguenti requisiti:
- presentano un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle entrate, così come risultante dal rigo VE50, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo di cui al presente decreto. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a euro 20.000,00 (ventimila/00);
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni;
- sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali;
- sono in regola con gli adempimenti fiscali;
- non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo di cui al presente decreto, alcun altro contributo pubblico.
Spese ammissibili
Come specificato dal MITE, “sono ammissibili al contributo le spese, al netto di IVA, sostenute dai soggetti beneficiari relative all’acquisto e all’installazione di infrastrutture di ricarica” nel limite massimo del 40% delle spese ammissibili e secondo il seguente schema:
i) infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi:
- wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 euro per singolo dispositivo;
- colonnine con due punti di ricarica: 8.000 euro per singola colonnina.
ii) infrastrutture di ricarica in corrente continua:
- fino a 50 kW: 1000 euro/kW;
- oltre 50 kW: 50.000 euro per singola colonnina;
- oltre 100 kW: 75.000 euro per singola colonnina.
Ai fini dell’ammissibilità al contributo, le infrastrutture di ricarica devono:
- essere nuove di fabbrica;
- avere una potenza nominale almeno pari a 7,4 kW, che garantiscano almeno 32 Ampere per ogni singola fase;
- rispettare i requisiti minimi di cui all’articolo 4 della delibera dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente n. 541/2020/R/ee del 15 dicembre 2020;
- essere collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari;
- essere realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità, ai sensi del Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37 e del preventivo di connessione accettato in via definitiva.
Sono ammesse le sole spese oggetto di fatturazione elettronica. Non sono, in ogni caso, ammissibili al contributo, a titolo esemplificativo le spese per:
- imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere;
- consulenze di qualsiasi genere;
- relative a terreni e immobili;
- relative all’acquisto di servizi diversi da quelli citati, anche se funzionali all’istallazione;
- costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.
Come presentare la domanda
Le domande potranno essere presentate sul sito Invitalia secondo i criteri e le modalità da definire in un successivo Decreto MITE. Per presentare la domanda di sicuro sarà necessario allegare la descrizione dell’investimento che il soggetto beneficiario intende effettuare, con il dettaglio dei risultati attesi a seguito dell’investimento fatto. I professionisti dovranno allegare alla domanda di contributo anche la dichiarazione IVA.