Come ricaricare l'auto elettrica a casa?

Questo è il grande dilemma di chi si appresta ad acquistare per la prima volta un’auto elettrica oppure un’auto Plug-in Hybrid: posso ricarica l’auto alla presa domestica (schuko) oppure devo dotarmi di un apposito sistema di ricarica (c.d. wallbox)?

La maggior parte delle auto elettriche è dotata di un proprio caricatore che si attacca alla presa schuko, sistema di spina e presa “CEE 7/4” che è poi la “spina” italiana tradizionale. La differenza sostanziale che quella attuata in questo modo è una ricarica di emergenza o temporanea. Essa non ha il controllo di sicurezza dalla spina a monte, ma solo dalla spina a valle. Infatti, la presa domestica (schuko) lavora in modo ottimale con potenze elevate ma per breve tempo (il forno, la lavatrice o il phon), oppure con basse potenze per lungo tempo (la tv, la radio, il modem wi-fi).

L’auto elettrica può essere considerato come un “potente” elettrodomestico quando è collegata alla rete di casa: le potenze in gioco sono elevate e la ricarica dura molte ore. Quindi è molto rischioso utilizzare abitualmente la presa domestica per diversi fattori:

  • Sovraccarico dell’impianto elettrico;
  • Possibilità di rovinare la presa e creare un cortocircuito o un incendio in casi più gravi;
  • Alterazione delle batterie dell’auto;
  • Mancata copertura assicurativa in caso di danni.

Come bisogna comportarsi quindi?

Le norme di riferimento (IEC 61851-1) permettano di adottare diversi “modi di ricarica”, e fra questi il MODO 3 è sicuramente il più sicuro anche per uso domestico. In questo caso, la ricarica avviene tramite un apposito sistema di alimentazione dotato di connettori specifici, è presente il sistema PWM (Pulse Width Modulation), necessario per garantire la sicurezza del processo di ricarica, sia per le persone che per evitare danneggiamenti del pacco batterie del veicolo, e la ricarica può essere di tipo lento (16A 230V) oppure rapido (fino a 32A, 400V).

Il sistema di ricarica ad uso domestico più diffuso viene chiamato wallbox, ovvero un dispositivo a parete che viene connesso alla rete elettrica di casa attraverso una derivazione apposita dal contatore o dal punto di allaccio più idoneo. Le wallbox presenti sul mercato e conformi al MODO 3 presentano potenze fino a 7,4 kW in monofase e fino a 22 kW in trifase.

Un buon impianto di ricarica prevede, inoltre, oltre alla wallbox, anche i sistemi di protezione dell’impianto (interruttori magnetotermici) ed un dispositivo di Dynamic Power Management, ovvero un “regolatore dinamico” della potenza assorbita dal caricatore così da evitare sovraccarichi dell’impianto con conseguenti blackout del contatore.

La scelta della tipologia di wallbox deve essere ponderata sulla base delle esigenze del cliente e bisogna affidarsi a tecnici esperti e qualificati per procedere all’installazione e certificazione dell’impianto di ricarica.

Noi di Pony Power abbiamo selezionato i migliori costruttori europei di sistemi di ricarica e siamo in grado di offrire una consulenza specifica sul sistema di ricarica più idoneo, oltre a fornire l’installazione dello stesso mediante la rete dei nostri tecnici specializzati.

Contattaci per scoprire la soluzione di ricarica più adatta alle tue esigenze

Pony Power è il partner di riferimento per la vendita, l'installazione e la manutenzione di sistemi di ricarica per auto elettriche.
© 2024 Pony Power S.r.l.s.  |  P.IVA: 04391540715  |  info@ponypower.it  |  +39 3757288311